Conoscenze e competenze linguistiche per il CV (+esempi)

Conoscenze e competenze linguistiche per il CV (+esempi)

Ordini il sushi in Giapponese e hai ormai perfezionato il tuo accento Yiddish? Ecco come inserire tutte le tue competenze linguistiche sul CV e superare una Babele di candidati!

Paolo Borrini
Paolo Borrini
Editor, Professional Association of Resume Writers and Career Coaches

Parlano di noi:

Quasi mille anni di storia della volgar lingua, Dante, Petrarca e Boccaccio con cui fare il gradasso nonostante la consecutio temporum ballerina, e ora ci vengono a raccontare che tocca sapere un’altra lingua! Una bella fregatura eh?

Ma se già ai tempi di Napoleone perfino i reali russi dovevano conoscere il francese, così anche oggi se vuoi farti strada nel mondo del lavoro ti toccherà sfoggiare un’anima poliglotta e sciorinare le tue competenze linguistiche! Continua a leggere per:

  • Esaltare le competenze linguistiche nel tuo curriculum vitae.
  • Dare un’autovalutazione realistica delle tue competenze linguistiche.
  • Ottenere più proposte di lavoro grazie alle tue competenze linguistiche.

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USA QUESTO MODELLO DI CURRICULUMEsempio di curriculum con competenze linguistiche

Cosa dicono gli utenti di ResumeLab:

Ieri ho avuto il mio primo colloquio e il responsabile delle risorse umane ha iniziato la discussione complimentandosi per il mio curriculum vitae.
Luigi

Amo la varietà di modelli e stili. Bravi, continuate così!
Davide

Il mio precedente CV era veramente mediocre, malgrado tutto il tempo passato a provare a fare modifiche su Word. Ma grazie a questo software, posso modificare tutto facilmente.
Daniela

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Cosa sono le competenze linguistiche?

Per competenze linguistiche si intende la capacità di un individuo di esprimersi in una o più lingue straniere. Normalmente, le capacità linguistiche tengono in considerazione sia le abilità orali che le capacità di scrittura e vengono indicate sul curriculum con un livello che va da A1 a C2.

Esempio di competenze linguistiche per il tuo CV

Marco Filandro

Capo ricevimento

Via Sandri 8, 52100, Arezzo (AR)

marco.filandro@mail.com

+39 333 22 11 222

Affabile capo ricevimento con 7 anni di esperienza nel settore dell’Hôtellerie, entro ogni giorno in contatto con gli oltre 450 ospiti dell’Hotel Harmond **** grazie alla mia conoscenza professionale di inglese, francese e spagnolo. Responsabile del booking, capo ricevimento e sales manager, nell’ultimo anno ho incrementato il numero delle prenotazioni del 26%, grazie a un’attenta pianificazione strategica per la stagione invernale e l’organizzazione di visite guidate incluse nel pacchetto del soggiorno. Desidero offrire la mia professionalità ai clienti dell’Hotel Bramante****.

Esperienze lavorative

Capo ricevimento

Hotel Harmond****, Arezzo

Giugno 2017-oggi

  • Contatto quotidiano con gli oltre 450 ospiti dell’albergo con servizio in italiano, inglese, francese e spagnolo.
  • Responsabile del front desk, composto da 6 receptionist, e organizzazione di corsi interni per la crescita professionale continua.
  • Pianificazioni delle tariffe per la stagione estiva e invernale, con aumento del fatturato di oltre 150.000 euro.
  • Introduzione di strategie di marketing online e presenza sui social media, incrementando il numero delle prenotazioni del 26%.
  • Gestione dei contratti con le agenzie turistiche, con riduzione dell’invenduto del 40% in bassa stagione.

Receptionist

Hotel Badia****, Arezzo

Marzo 2015-Maggio 2017

  • Accoglienza e assistenza per ogni necessità agli oltre 150 clienti dell’hotel in inglese, francese e spagnolo.
  • Servizio di prenotazione diretta e customer support via telefono e mail in 3 lingue straniere.
  • Lavoro di amministrazione, con la riduzione dei tempi di deposito pratiche del 70% grazie alla digitalizzazione dell’archivio.
  • Gestione dei clienti scontenti con la riduzione del 20% delle recensioni negative su TripAdvisor.
  • Organizzazione delle prenotazioni a assegnazione delle stanze in maniera rapida ed efficace.

Istruzione

Master in Hospitality Management (in lingua inglese)

Università di Firenze

2014-2015

Valutazione finale: 70/70

Laurea triennale in Turismo e territorio

Università di Firenze

2011-2014

Valutazione finale: 105/110

  • 8 mesi di studio all’Università di Marsiglia nell’ambito del progetto Erasmus

Competenze

  • Utilizzo del software gestionale Opera
  • Organizzazione delle prenotazioni del portale Booking.com
  • Comunicazione efficace
  • Gestione del cliente insoddisfatto
  • Time management
  • Leadership
  • Capacità di persuasione
  • Capacità decisionale
  • Contabilità

Certificazioni e lingue

  • C1 Advanced per la lingua inglese, Cambridge, 2016.
  • Delf B2 per la lingua francese, Institut français, 2018.
  • DELE C1 per la lingua spagnola, Istituto Cervantes, 2019.

Ecco un bel curriculum che può farti uscire dalla Babele di candidati e ottenere il posto di lavoro che tanto desideri!

1. Le competenze linguistiche servono davvero?

Nel mercato del lavoro odierno, conoscere un’altra lingua oltre all’italiano ti darà sicuramente una marcia in più.

E non solo perché secondi gli scienziati essere in grado di parlare un secondo idioma ti rende più intelligente: le analisi di big data hanno dimostrano che dal 2014 a oggi le offerte di lavoro che richiedono la conoscenza dell’inglese hanno superato quota 700.000, a cui vanno aggiunte altri 145.000 annunci di lavoro in lingue straniere differenti.

Senza contare poi i cosiddetti “cervelli in fuga” all’estero, che lavorano ogni giorno in una lingua differente da quella natia.

Ma anche volendo rimanere nel Belpaese, conoscere una lingua straniera ti consente di superare i candidati “the pen is on the table” sia in un curriculum vitae italiano che in un CV in inglese. E non sono pochi, dato che secondo le ricerche pubblicate da EF, l’Italia è tra i fanalini di coda nella conoscenza della lingua inglese.

2. Come si valutano le competenze linguistiche

Ora che hai toccato con mano quanto sono importanti a livello culturale e nel mercato del lavoro, andiamo a vedere come dare una valutazione oggettiva alle tue competenze linguistiche.

Fondamentalmente ci sono due modi per valorizzare queste tue competenze personali:

  • Possedere una certificazione linguistica ufficiale
  • Darsi un’autovalutazione

Capirai bene che questo secondo metodo empirico è anche quello che comporta maggiori rischi: un conto è un test oggettivo valutato da insegnanti madrelingua, un altro l’orgoglio personale di ottenere i teli da spiaggia alla reception del resort delle Baleari senza neppure aggiungere una “s” alla fine di ogni parola, con buona pace dell’effetto Dunning-Kruger.

Proprio per evitare valutazioni fantasiose, nel corso degli anni l’Unione Europea si è prodigata per costruire uno schema il più oggettivo possibile, valido per qualsiasi lingua e nazione, realizzando il QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento), che suddivide le competenze linguistiche a seconda della preparazione:

Utente base:

  • A1 - Principiante
  • A2 - Elementare

Utente autonomo:

  • B1 - Intermedio
  • B2 - Intermedio superiore

Utente avanzato

  • C1 - Avanzato
  • C2 - Padronanza

Ogni livello è a sua volta diviso per settore di abilità:

  • Ascolto
  • Lettura
  • Interazione
  • Produzione orale
  • Scritto

E, come vedrai tra poco, è proprio qui che iniziano i problemi per il tuo CV.

Suggerimento bonus: secondo gli studi dell’economista svizzero François Grin, chi possiede un’ottima conoscenza dell’inglese può arrivare ad ottenere un salario del 20% più alto rispetto a chi non lo parla. Questa competenza professionale, in larga scala, acquista un impatto significativo anche in termini di PIL.

Il CV editor di ResumeLab ti offre decine di suggerimenti personalizzati in base al tuo livello e alla tua professione per aumentare le tue possibilità di successo. Prova subito il nostro builder di curriculum vitae online.

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3. Come inserire le competenze linguistiche nel CV

Come ci insegna il buon vecchio curriculum europeo, le competenze linguistiche devono essere inserite in una tabella mastodontica che occupa almeno un terzo, se non metà, di una pagina del tuo curriculum.

Giusto?

SBAGLIATO!

Già, perché anche se con le migliori intenzioni, questo tipo di impostazione presenta diverse criticità. E non solo di tipo grafico.

Oltre al fatto che per scrivere il tuo curriculum non dovresti superare una pagina A4, con il limite massimo fissato a due (il che diventa impossibile proprio a causa del mega tabellone segnapunti), questo tipo di ramificazione è decisamente troppo scolastica e poco utile per valutare le tue reali competenze comunicative.

Ecco allora come andare a inserire queste competenze chiave nella sezione extra, che dovrai posizionare nella parte conclusiva del tuo CV:

Esempio di conoscenze linguistiche nel curriculum

CORRETTO
  • Inglese livello B2, con certificazione IELTS (punteggio 6.2), 2020.
  • Francese livello B2, raggiunto frequentando un corso di 250 ore all’École de France di Milano, 2021.
SCORRETTO
  • Inglese
    • Comprensione uditiva - Livello B1
    • Comprensione della lettura - Livello A2
    • Interazione orale - Livello B1
    • Espressione orale - Livello A2
    • Espressione scritta - Livello B1

L’esempio scorretto? Lungo e noioso, long and boring, largo y aburrido, long et ennuyeux, 漫长而无聊!

E se pure Google Translate impiega un decimo di secondo per tradurre una frase persino in cinese, capirai bene che al selezionatore non importa molto di tutte queste precisazioni scolastiche.

Ai recruiter interessa invece avere la conferma che tu sia in grado di destreggiarti nella lingua straniera nel quotidiano, con colleghi e clienti, piuttosto che andare ad indagare la tua specifica abilità di scrittura o di ascolto. Insomma, per il recruiter sono quasi competenze trasversali (le soft skills per il CV), fondamentali come punto di partenza per qualsiasi altra mansione di rilievo.

4. Aggiungere le competenze linguistiche nelle altre sezioni del CV

Anche se il tuo curriculum ha una sezione dedicata alle tue competenze linguistiche, questo non vuol dire che tu non possa sfoggiarle anche negli altri paragrafi!

Già, perché il CV non è un documento a compartimenti stagni e non c’è motivo di relegare una competenza essenziale come padroneggiare le lingue a una nota a piè di pagina in fondo al curriculum.

Ecco allora come andare a migliorare ciascuna sezione:

1. Le competenze linguistiche nel profilo del tuo curriculum

Come un imperatore dell’antica Roma al Colosseo, un pollice alzato o un pollice verso faranno la differenza tra la vita e la morte del tuo CV.

Sì, perché se riuscirai a calamitare l’attenzione su di te già da questo primo paragrafo introduttivo di 4 o 5 righe, il tuo curriculum avrà buone chance di essere preso in considerazione, altrimenti puoi dire addio ai tuoi sogni di ottenere l’impiego.

Una breve descrizione personale con risultati brillanti e competenze significative, e la tua candidatura sarà tutta in discesa, come in questo esempio di CV moderno:

Esempio di competenze linguistiche nel profilo del CV

Estrosa guida turistica veneziana, da 5 anni accompagno quotidianamente gruppi dai 20 ai 40 turisti alla scoperta della nostra città. Grazie alla conoscenza di Cinese e Giapponese a livello avanzato e alla mia preparazione storica, riesco a trasmettere il mio amore per questa città: nell’ultimo anno il numero delle mie visite guidate è salito del 65%. Desidero offrire la mia preparazione linguistica e storia a JapanInItaly.com.

2. Le competenze linguistiche nella sezione lavoro del curriculum vitae

In questa sezione puoi dare una prova inconfutabile della tua abilità di utilizzare le lingue straniere, soprattutto se hai lavorato a contatto con colleghi o clienti di altri paesi o persino all’estero.

Poni in secondo piano le mansioni svolte, concentrandoti invece sulle competenze in gioco e sui risultati più significativi raggiunti grazie all’utilizzo delle lingue; ricorda, numeri e percentuali dicono molto più di mille parole!

Come di seguito:

Esempio di conoscenze linguistiche nella sezione lavoro del CV

Team leader

MagmaTell S.R.L., Torino

Marzo 2018-oggi

  • Organizzazione e gestione di un team internazionale di 15 persone diverse suddiviso per gruppi di lavoro in lingua inglese.
  • Contatto settimanale diretto con oltre 40 fornitori tedeschi e francesi.
  • Assistenza post-vendita quotidiana a clienti provenienti da ogni parte del mondo in inglese, francese e tedesco.
  • Training, riunioni quotidiane e meeting mensili in inglese in collaborazione con la sede di New York.

3. Le lingue nella sezione istruzione del curriculum

Dirai: ma non ho frequentato la facoltà di Lingue Straniere!

Può anche essere vero, ma se ci pensi bene ci sono molte altre occasioni per destreggiarsi tra le lingue straniere all’università.

Non sei forse andato in Erasmus per sei mesi a far bisbocc… ehm… a studiare all’estero in un ambiente dinamico e multiculturale? E che dire di quel progetto scientifico internazionale a cui hai preso parte? O anche solo il corso di eccellenza di francese alle scuole superiori!

E allora ecco un bel fac simile per il tuo CV!

Esempio dei livello di lingua nella sezione istruzione del curriculum

Laurea triennale in Economia e Commercio

Università di Bari

2017-2020

Valutazione finale: 108/110

  • 1 anno di studio all’Università di Danzica all’interno del progetto Erasmus.
  • Partecipazione al progetto Startup sovvenzionato dall’Unione Europea per studenti internazionali.

Suggerimento bonus: al contrario di un CV da studente, se sei già inserito da tempo nel mondo del lavoro, i selezionatori non si soffermeranno eccessivamente su questa sezione: in caso di una posizione senior, aggiungi solamente le informazioni di base relative al tuo corso di studi. Avrai modo di valorizzare le lingue straniere nelle altri sezioni del CV. 

5. Evita gli errori comuni quando inserisci il livello delle lingue straniere nel tuo CV

Vorresti evitare quello sguardo imbarazzato al colloquio quando il selezionatore si rende conto che il tuo spagnolo è qualcosa di più simile a un hola va, hola spacca?

Eppure sul curriculum avevi scritto “spagnolo eccellente”.

E poco importa se alla fine spergiuri di aver guardato La casa di carta soltanto con i sottotitoli: la frittata ormai è fatta e non verrai più preso sul serio.

Per non correre il rischio di fare figuracce, tieni sempre a mente un paio di punti essenziali:

  • Non dire bugie. La conoscenza di una lingua è un fattore oggettivo: se dichiari un certo livello di competenza non puoi più tardi rimangiarti la parola.
  • Non sovrastimare le tue competenze linguistiche, ma neppure sottostimarle.

Dato che gran parte delle aziende ormai richiedono l’inglese come prerequisito, inserisci questa lingua come prima nella lista delle lingue conosciute, con tutte le altre a seguire.

Evita però di aggiungere quelle lingue di cui hai solo una conoscenza marginale: saper ordinare Manakish Za’atar al ristorante libanese non è sufficiente per dire che sei in grado di parlare arabo! 

Suggerimento bonus: se non riesci a dare una valutazione obiettiva del tuo livello di lingua, non essere approssimativo; esistono decine di test di autovalutazione gratuiti su internet da poter sfruttare per avere un’idea del tuo posizionamento nella scala delle competenze.

Raddoppia le probabilità di successo allegando una lettera di presentazione al tuo CV. Scrivi la tua lettera di presentazione online per rendere la tua candidatura davvero perfetta.

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Punti chiave

La conoscenza delle lingue straniere è un fattore determinante per superare gli altri candidati e ottenere il lavoro che desideri. Per dare valore alle tue competenze, considera quanto segue:

  • Inserisci sul curriculum le lingue straniere partendo dall’inglese e indicando il livello generale raggiunto secondo il QCER.
  • Se hai ottenuto delle certificazioni la tua candidatura avrà maggiore impatto, ma anche corsi di studio aggiuntivi, esperienze professionali e di vita all’estero daranno credibilità al tuo CV.
  • Non sovrastimare la tua conoscenza linguistica: ne pagherai le conseguenze al colloquio.

E con questo è tutto! Sono sicuro che ti sarà utile per la ricerca del tuo lavoro. Se hai dubbi o domande, lascia un commento qui sotto!

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Paolo Borrini
Scritto daPaolo Borrini
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Paolo è un instancabile editor e scrittore membro attivo della National Career Development Association (NCDA) e della Professional Association of Resume Writers and Career Coaches (PARWCC). Grazie ai numerosi anni di esperienza nel mondo del lavoro e dei media, è una fonte di ispirazione e guida per chiunque miri al successo professionale. Dal 2020, Paolo si impegna quotidianamente per offrire articoli di qualità ai lettori di ResumeLab. Ogni suo testo attinge da esperienze reali e segue scrupolosamente le direttive editoriali di ResumeLab.

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